Bomboniere e confettata

La parola “bomboniera” deriva dal francese “Bombonnière”. Questo termine indicava nel VIII secolo una grande scatoletta che conteneva mandorle ricoperte di miele (gli antichi confetti dell’epoca) chiamati “bon bon”. Ma la sua affermazione in Italia avvenne in occasione delle nozze del principe di Napoli, Vittorio Emanuele con la regina Elena, dove gli invitati portarono come dono delle bomboniere, facendole diventare quindi il “dono degli sposi”. Da quel momento è diventata una tradizione moderna che noi abbiamo adottato ed è diventata popolana.

Oggi, donata agli invitati, la bomboniera ha un duplice significato: è un modo per ringraziare tutti gli invitati per la loro presenza e dei loro regali e rimane un ricordo dell’evento vissuto insieme. Significativo è il ruolo dei confetti. Che, il galateo prevede siano distribuiti dentro i sacchettini o velette sempre in numero dispari. I cinque confetti bianchi che ritroviamo nel sacchettino nuziale simboleggiano fertilità, salute, felicità, ricchezza e lunga vita. Il confetto, seppur sempre presente, nella sua importanza, non è mai stato protagonista…! Finché non è arrivata la confettata, un vero e proprio allestimento a tema che segna l’ultima tappa del ricevimento; una cascata di confetti, confettini e bon bon in una varietà di gusti sorprendenti, contrassegnati sempre da cartellini segna-gusto. Tendenzialmente prepariamo la confettata rispettando lo stile e i colori del Matrimonio, ma si può scegliere anche di stupire e trasformare gioiosamente la tavola dedicata ai confetti dando il via libera alla pura fantasia.